Una garanzia completa di prodotti 100% biologici
Agritalia sta assumendo un ruolo di primo piano nell’esportazione di alimenti biologici trasformati ed è in grado di offrire ai propri clienti, grazie alla certificazione BioAgriCert, una garanzia completa di prodotti biologici al 100% che sono totalmente naturali e dal grande valore organolettico.
Questo è il nostro obiettivo quando ti offriamo:
- Pasta di grano duro
- Riso
- Olio extravergine di oliva
- Aceto Balsamico
- Sughi per pasta
- Prodotti a base di pomodoro
Secondo le conoscenze comuni, il termine “biologico” indica metodi di coltivazione che escludono l’uso di fertilizzanti, pesticidi, erbicidi e prodotti chimici di sintesi con l’obiettivo di proteggere l’ambiente e la salute del consumatore. Vengono invece impiegati fertilizzanti organici e minerali, come zolfo e rame. I problemi creati dall’uso di fertilizzanti sintetici, come l’inquinamento del suolo, dell’acqua e del cibo e l’esposizione degli agricoltori a prodotti tossici, l’impoverimento del suolo, spiegano il crescente interesse per i metodi di agricoltura biologica. Le superfici convertite al biologico sono aumentate di otto volte negli ultimi quattro anni. La Francia è stata il primo Paese europeo, all’inizio degli anni ’80, a standardizzare la metodologia, seguita nel luglio 1997 dalla Comunità Europea. Attualmente l’Italia sta assumendo un ruolo primario nel settore dell’agricoltura biologica. A Bologna si tiene la più importante fiera del settore (SANA) e i produttori di alimenti biologici in Italia sono in continua espansione (oggi sono già più di 50.000).
Un prodotto è considerato biologico se almeno il 95% delle sostanze utilizzate nella sua coltivazione sono biologiche. L’etichetta deve riportare l’autorizzazione governativa, il codice identificativo del produttore/esportatore e il sigillo di uno dei 9 organismi di controllo riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole (AIAB, BIOAGRICERT, BIOS, CCPB, CODEX, ECOCERT ITALIA, IMC, QC&I, SUOLO E SALUTE).
L’agricoltura biologica non è un ritorno al passato. Impiega, invece, metodi avanzati come, ad esempio, la rotazione delle colture, la scelta delle varietà di piante più adatte all’ambiente in cui vengono coltivate e più resistenti alle infezioni, ecc.
La conversione dai metodi tradizionali a quelli biologici dovrebbe avvenire in non meno di due anni, durante i quali la terra viene ripulita dai residui dei trattamenti chimici subiti in passato.
I prodotti degli agricoltori in fase di conversione al biologico hanno l’obbligo di riportare sull’etichetta la dicitura: “prodotti in conversione all’agricoltura biologica”. Gli svantaggi della coltivazione biologica sono i costi di produzione più elevati e la resa leggermente inferiore rispetto ai tradizionali metodi di coltivazione sintetici utilizzati oggi.
I vantaggi in termini di salute sono indiscutibili. La disponibilità di prodotti ortofrutticoli freschi biologici ha poi portato a un’ampia gamma di alimenti biologici trasformati che si possono trovare oggi sul mercato.